Siamo lieti che Innosuisse, l’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione, abbia approvato e supporti un progetto di ricerca avviato da Unilube sul monitoraggio del processo della lubrificazione minimale.
Con la lubrificazione minimale classica e soprattutto con la lavorazione quasi a secco, la pellicola lubrificante è quasi invisibile a occhio nudo a causa della piccola quantità applicata. La corretta applicazione della pellicola all’utensile resta comunque un fattore importante per sfruttare il pieno potenziale di prestazioni e ridurre i costi di processo con la lavorazione quasi a secco. UNILUBE desidera offrire all’utente strumenti affidabili per ottimizzare i costi. Per questo motivo, in collaborazione con Rhysearch, siamo alla ricerca di un processo di imaging per la valutazione quantitativa della distribuzione e della quantità di lubrificante nell’area di lavorazione.
Nell’industria automobilistica, dove l’ottimizzazione dei processi e dei costi è una parte molto importante della produzione, il potenziale di risparmio della lubrificazione minimale è stato da tempo riconosciuto. L’industria automobilistica ha già un ruolo pionieristico in questo settore. Grazie all’uso di un monitoraggio del processo innovativo nonché all’utilizzo della lavorazione quasi a secco ancora più diffuso nel settore, speriamo che i sistemi di lubrificazione minima estremamente ecologici ed economici si affermino anche in un ambiente più ampio dell’industria dei metalli.
Il concetto di base della fluorescenza è l’eccitazione di una sostanza mediante una determinata lunghezza d’onda della luce. Di conseguenza, la sostanza eccitata reagisce spontaneamente con l’emissione di luce con una diversa lunghezza d’onda. Il monitoraggio del processo desiderato dovrebbe quindi avvenire tramite telecamere e sorgenti luminose non percepibili dall’operatore. In questo progetto vengono testati sia gli oli naturalmente fluorescenti che l’aggiunta di marker fluorescenti ai lubrificanti. Lo stesso vale anche per i diversi sistemi di telecamere o filtri e sorgenti luminose. L’obiettivo è consentire all’operatore di lavorare indisturbato in un ambiente familiare nonostante il monitoraggio del processo in corso. I risultati dello studio sono disponibili qui. Ti è piaciuto questo post del blog? Iscriviti alla nostra newsletter e ogni mese ti invieremo le conoscenze specialistiche più recenti sulla lavorazione quasi a secco. I referenti di questo progetto di Unilube AG e Rhysearch risponderanno volentieri a tutte le vostre domande.
Sig. Dr. Raoul Roth Sig. Jonas Hügli
responsabile di progetto/ Rhysearch responsabile di progetto / Unilube AG
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